L'anno scorso le casse dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) hanno registrato un avanzo complessivo di 439 milioni di franchi. Nel 2015 le cifre erano invece state rosse per 559 milioni. A determinare l'evoluzione positiva non vi è però stato un cambiamento nel rapporto tra prestazioni erogate ai beneficiari di rendite e contributi versati da lavoratori e datori. Questo risulta nuovamente deficitario per 766 milioni (una costante dal 2014).
A determinare l'utile, come reso noto dall'ufficio federale assicurazioni sociali lunedì a pochi giorni dalla fine del dibattito alle Camere su Previdenza 2020, sono stati gli investimenti operati dal fondo di compensazione. Hanno generato utili per 1 miliardo e 83 milioni. Ma a pesare vi è anche stata la riduzione degli interessi versati alla Confederazione sul debito.
Anche l'assicurazione invalidità (AI) ha chiuso il 2016 con un maggiore entrata. Si è attestata a di 823 milioni grazie a una riduzione degli onori più marcata di quella dei proventi e al buon andamento degli investimenti. L'indennità per la perdita di guadagno (IPG) ha invece registrato un deficit di 52 milioni.
Diem/ATS