Ridurre l’IVA per la ristorazione causerebbe perdite milionarie alle casse federali e obbligherebbe la Confederazione ad aumentare il tasso minimo per i commestibili per compensare le minori entrate. Queste alcune delle motivazioni avanzate dal comitato contrario all’iniziativa popolare di Gastrosuisse in votazione il prossimo 28 settembre.
L’associazione mantello della ristorazione chiede lo stesso tasso d’imposizione praticato per i "take away", ossia il 2,5% invece dell’8%. Gli esercenti, secondo i contrari, non sarebbero però obbligati a ripercuotere i vantaggi economici su dipendenti o clienti e, basandosi su esperienze fatte all’estero, non ci si deve attendere a una diminuzione dei prezzi o a un aumento dei salari nel settore.
ATS/sf
RG 12.30 del 21/08/14: il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 21.08.2014, 14:21
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