La Posta non è sotto pressione solo per lo scandalo dei sussidi gonfiati di AutoPostale. La vera sfida è la digitalizzazione. Per il neodirettore Roberto Cirillo "occorre darsi una mossa".
Il 48enne, ticinese è alla testa della Posta da aprile, dopo la partenza di Susanne Ruoff, travolta dal caso AutoPostale. Il magazine Tempi moderni lo ha intervistato in esclusiva sulla situazione attuale e futura dell'azienda. Ma è stata anche l'occasione per conoscere meglio l'ingegnere di Novazzano laureatosi al Politecnico di Zurigo e alla Columbia Business School di New York. Tra le altre cose si scopre che il colore preferito dal direttore della Posta non è il giallo (guarda il video).
La rete postale deve adattarsi alla clientela, sottolinea Cirillo, perciò gli uffici postali vengono sostituiti da altri tipi di sportello. I bassi tassi d’interesse e il traffico lettere in calo fanno male alle finanze del Gigante giallo. Aumentano invece i pacchi, ma per dare un futuro alla Posta la strategia in preparazione punta su nuovi servizi: dal voto elettronico alla logistica per il commercio online.
L'intervista sarà diffusa venerdì 13 settembre nella prima puntata della nuova stagione di Tempi moderni in onda su RSI LA 1 dalle 22:25. Il sito del programma ne offrirà pure una versione integrale.