Svizzera

La Svizzera incorona il suo Re

Tutti i numeri della Festa federale di lotta svizzera che domenica assegnerà un toro al vincitore

  • 27 agosto 2022, 23:27
  • 20 novembre 2024, 15:11
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Tre giorni di lotta svizzera

Telegiornale 27.08.2022, 22:00

Di: TG/Spi/Diem 

Che sia qualcosa di enorme lo si vede già dalla segatura. Ne sono state trasportate 245 tonnellate per costruire i sette ring, dove sabato sono iniziati i combattimenti della Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri. Per tre giorni, da venerdì a domenica, Pratteln (Basilea Campagna) può essere definito l'ombelico della Svizzera.

Alla manifestazione sportiva, che si tiene ogni tre anni, partecipano 275 lottatori, mentre si attendono 51mila spettatori ogni giorno e in generale 400mila sono persone coinvolte (dentro e fuori la più grande arena sportiva del Paese).

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Lotta Svizzera, il servizio sulla Festa Federale (Sportsera 27.08.2022)

RSI Info 27.08.2022, 18:49

La giornata più importante sarà quella di domenica, con il lancio della pietra di Unspunnen (un masso di 83 chilogrammi) e soprattutto gli ultimi duelli, al termine dei quale si conoscerà il nome del vincitore, il nuovo "re della lotta svizzera", il quale - come vuole la tradizione - si porterà a casa il primo premio: un toro in carne e ossa.

Dopo la prima giornata di sfide il grande favorito per la vittoria finale è il 21enne basilese Adrian Odermatt, capace di vincere tutte e quattro le sfide conquistando 40 punti. È tallonato dal 28enne Pirmin Reichmuth che nel terzo combattimento ha sconfitto il Re uscente Christian Stucki, laureatosi nel 2019 a Zugo.

La giornata ha avuto anche un'appendice polemica a causa di una spilla con la lettera "Z" fattasi notare sul costume tradizionale di un gruppo di donne russe presenti alla cerimonia iniziale. L'ambasciatore ucraino in Svizzera, Artem Rybchenko, ha fatto sapere che non darà seguito all'invito di presenziare alla Festa. "Le donne mostrano apertamente i simboli di guerra russi mentre Putin uccide i bambini in Ucraina", ha sottolineato l'ambasciatore al "SonntagsBlick", aggiungendo di non capire perché una cosa del genere possa accadere "nel Paese dei diritti umani".

La Festa federale ha preso le distanze dal gesto. "Siamo fermamente a favore della coesistenza pacifica", ha spiegato la portavoce Marion Tarrach, "ma non prendiamo alcuna posizione sull'attuale politica mondiale o sul comportamento dei singoli attori politici".

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