La consigliera di Stato nidvaldese Michèle Blöchliger si è lanciata nella campagna per la successione a Ueli Maurer con un'affermazione che sta mettendo in imbarazzo l'UDC. Non ha detto tutta la verità dichiarando di non avere anche la nazionalità britannica. E il suo partito ha più volte criticato il sistema della doppia cittadinanza e, soprattutto, spesse volte ha sottolineato l'incompatibilità tra la doppia cittadinanza e il ruolo di consigliere federale, polemizzando, per esempio, sulla posizione di Ignazio Cassis.
Michèle Blöchliger scende in campo
Telegiornale 17.10.2022, 22:00
Lunedì, in conferenza stampa, rispondendo a una domanda dei giornalisti, la 55enne ha bollato come falsità la notizia della sua doppia nazionalità riportata anche nella sua biografia su Wikipedia riprendendola dal suo sito personale. Ai media ha affermato anche di aver chiesto all'enciclopedia online di correggere l'errore. Mercoledì, messa sotto pressione dalle rivelazioni del Tages-Anzeiger, ha ammesso di aver sbagliato e di essersi espressa in modo impreciso e sfortunato. A suo dire tutto sarebbe stato riconducibile a un malinteso: non avendo mai rinnovato il passaporto della Gran Bretagna, scaduto da 10 anni, pensava di non aver più la doppia cittadinanza. Si è scusata anche con Wikipedia e ha annunciato che ora rinuncerà formalmente alla seconda cittadinanza (quella derivantele dalla mamma inglese), indipendentemente dal fatto che venga eletta o meno al Consiglio federale il 7 dicembre.
In altri partiti la questione non avrebbe sollevato discussioni. Non così trattandosi dell'Unione democratica di centro. Da anni sostiene che, per rappresentare la Svizzera fedelmente e al di sopra di ogni sospetto, non si possono avere altre nazionalità oltre a quella rossocrociata. Nel 2017 l'attuale presidente Marco Chiesa con un'iniziativa parlamentare, in seguito respinta, aveva chiesto di modificare la Costituzione federale in modo tale da rendere eleggibili in Consiglio federale solo persone che possiedono esclusivamente la cittadinanza svizzera. Nel 2021 le Camere hanno invece approvato la sua proposta inserire nella legge la piena trasparenza in merito alle cittadinanze di un parlamentare specificandole tra le relazioni di interesse. Nel 2020 l'argoviese Andreas Glarner aveva invece proposto l'introduzione del divieto di candidarsi a Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati ai titolari di due nazionalità.