La canicola complica il lavoro degli agricoltori

Il caldo soprattutto oltre le Alpi sta complicando il lavoro degli agricoltori. La raccolta dei cereali, ad esempio, è particolarmente precoce e i chicchi hanno sofferto parecchio con un calo delle rese del 10% in alcuni campi romandi. Invece in Ticino la canicola di questi giorni sembra avere un effetto positivo, soprattutto sull’’uva, ma non mancano i problemi legati all’umidità, come la proliferazione di funghi nocivi. Il bilancio sarà fatto tra qualche settimana.

Nel canton Vaud la siccità si sente molto. Qui, ad esempio, il grano "ha sofferto per la siccità, durante il periodo di maturazione, non è stato nutrito, ed è rimasto piccolo", spiega Laurent Bapst, gerente del mulino di Payerne.

Ogni anno la mietitura avviene sempre prima. Quest'anno già un mese fa. "Se prendo l'esempio di mio padre, che mieteva quarant'anni fa, iniziava in questo periodo, cioè a metà agosto, quindi siamo quasi un mese in anticipo rispetto ad allora”, spiega Fabien Ney, agricoltore. "Forse non farò 9 tonnellate quest'anno. Un po' meno... forse 8 tonnellate".

La Federazione svizzera dei produttori di cereali stima un meno 10% di resa. "Il bilancio sarà fatto in settembre-ottobre, e a quel punto vedremo se ci saranno le condizioni per aumentare le importazioni, ma per il momento lavoriamo sul principio che il fabbisogno è coperto e non avremo bisogno di importare di più", spiega Pierre-Yves Perrin.