L'estate del turismo è stata positiva, ma ci sono nubi nere all'orizzonte per l'Hotel Storchen, albergo zurighese con una sessantina di stanze. A preoccupare il direttore Jörg Arnold sono le offerte dei fornitori di elettricità per il 2023: "La previsione al momento di undici volte superiore a quello che pago attualmente", afferma. Firmasse ora il contratto, questo significherebbe costi aggiuntivi per due milioni di franchi il prossimo anno, per la sola corrente.
Se si conta che anche altre forniture e il personale sono voci a bilancio che hanno subito un rincaro, "un pernottamento potrebbe costare dai 50 ai 70 franchi in più (...) e vedremo se i clienti saranno disposti a pagare di più".
Eppure la struttura - che punta a un contratto pluriennale - fa già molto per risparmiare sui consumi: grazie a sistemi informatici automatici, li ottimizza abbassando la ventilazione e la temperatura quando il cliente lascia la stanza.
L'hotel Storchen è solo una delle 23'000 aziende elvetiche che in Svizzera sono colpite dall'esplosione dei costi dell'energia. Sono toccate in particolare quelle che consumano più di 100'000 chilowattora e comprano sul mercato libero. Fin qui hanno approfittato di prezzi bassi, ma l'inversione di tendenza è brutale: "Nei miei 20 anni di carriera è il terzo aumento consistente che osservo, ma un'impennata di questa velocità non l'avevo mai vista", afferma l'esperto del settore Ulrich Münch.