Svizzera

La fine della questione giurassiana?

Il 22 settembre Berna e Giura voteranno sul trasferimento definitivo di Moutier: il comune potrebbe ufficialmente cambiare cantone dal 2026

  • 16 settembre, 05:50
03:25

La fine della questione giurassiana?

Telegiornale 15.09.2024, 20:00

  • Archivio Keystone
Di: TG/RSI Info 

Un tema che da decenni divide la popolazione sarà al centro della votazione del 22 settembre nei cantoni Berna e Giura, quando si deciderà sul trasferimento definitivo del comune bernese di Moutier. Se il sì vincerà in entrambi i cantoni, la questione passerà all’Assemblea federale, e Moutier potrebbe ufficialmente cambiare cantone nel 2026. Sarebbe davvero la fine della questione giurassiana?

Dal canto loro, i due cantoni sostengono l’accordo tra Berna e Délemont e raccomandano di votare sì. Il concordato prevede quanto segue: Giura dovrà versare 4,4 milioni di franchi a Berna nell’ambito della divisione dei beni, regolare la continuità dell’amministrazione, dell’istruzione, dei tribunali e degli ospedali, e porre istituzionalmente fine alla questione giurassiana. Tuttavia, le opinioni tra i cittadini sono divise.

“Per me sarà chiaramente un no”, dichiara Patrick Röthlisberger, imprenditore pro-bernese che ha lasciato Moutier dopo la votazione del 2021. “Già pochi minuti dopo la firma del concordato si è detto che la questione istituzionale è risolta, ma bisognerà vedere nel tempo. Per me non finirà mai”. Röthlisberger è convinto che, almeno da parte dei giovani pro-bernesi, la questione giurassiana sia ormai chiusa, ma nota come nelle manifestazioni giurassiane ci siano ancora bambini che indossano la camicia o la bandiera del Giura, segno che per molti il tema è tutt’altro che risolto.

Il sindaco di Moutier invece, Marcel Winistoerfer, la vede diversamente: “I nostri giovani hanno partecipato alla votazione e si sono davvero impegnati”, afferma. Sulla fine della questione giurassiana, però, è più cauto: “Il consigliere di stato bernese ha detto che la questione è finita, ma non sarei così sicuro come lui”.

Anche Pierre-André Comte, segretario generale del Movimento Autonomista Giurassiano (MAJ), non condivide l’idea che tutto sia finito. “Noi non dimentichiamo Belprahon, un comune che non ha ancora potuto pronunciarsi in maniera democratica, e non l’abbandoneremo mai”, afferma. Sul futuro, però, lascia spazio all’incertezza: “Per quanto riguarda il resto... vedremo”.

Il 22 settembre potrebbe rappresentare l’ultimo passo verso il trasferimento definitivo di Moutier, ma resta da vedere se la questione giurassiana si chiuderà davvero o se continuerà a vivere, almeno per alcuni, come una ferita ancora aperta.

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