Appena 10 anni fa a nord delle Alpi, in estati particolarmente a rischio, i giorni di grave pericolo di incendio superavano i 20 all’anno. Dal 2015 ad oggi, le allerte hanno superato i 30, 40 e perfino i 50 giorni all’anno. Una situazione a cui le autorità non sono preparate, la popolazione non fa attenzione e la vegetazione non riesce ad adattarsi. Conseguenza? Scoppiano sempre più incendi boschivi.
RG 18.30 del 08.07.2020: l'approfondimento di Cinzia Rigamonti
RSI Info 08.07.2020, 20:55
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È il caso del Giura che, con il 41% del suo territorio ricoperto da boschi, è la regione Svizzera a nord delle Alpi più ricca di foreste, ma che ora vede deperire inesorabilmente i boschi di abete e faggio e deve correre ai ripari.
E lo sguardo si rivolge al Ticino, cantone con un’esperienza decennale nella lotta agli incendi boschivi, in cui l’Istituto federale di ricerca per la foresta la neve e il paesaggio - su incarico della Confederazione - ha lanciato un progetto di ricerca per lo studio della reazione dei faggi danneggiati dal fuoco.