La "marcia su Berna" delle donne durò solo un'ora, ma fu il primo passo verso nuove modalità di rivendicazione da parte dei movimenti femminili. Sessant'anni fa, infatti, (il 1° marzo 1969) in migliaia manifestarono spontaneamente davanti a Palazzo federale per reclamare l'introduzione del suffragio femminile.
La Comunità di lavoro delle associazioni femminili svizzere per i diritti politici delle donne si era riunta la mattina di quel giorno al Kursaal di Berna per un convegno. E nel pomeriggio, circa 5'000 donne, e alcuni uomini scesero in piazza guidati dall'attivista zurighese Emilie Lieberherr. Davanti alla sede del Parlamento fu letta una risoluzione nelle quattro lingue nazionali per chiedere il diritto di voto e di eleggibilità a livello federale e cantonale.
L'idea di una manifestazione era partita dall'associazione zurighese per il diritto di voto. Le due maggiori associazioni femminili nazionali decisero però di non partecipare perché temevano disordini e "ritorsioni" degli uomini nell'urna.