Svizzera

La medicina di base va sostenuta

Il Consiglio degli Stati approva una mozione che chiede di migliorare le tariffe delle prestazioni dei medici generici, oggi “in via d’estinzione”

  • Oggi, 10:48
  • 7 minuti fa
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RG 12.30 del 19.03.2025 La corrispondenza di Alessio Veronelli

RSI Info 19.03.2025, 17:11

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Di: ATS/pon 

Occorre sostenere meglio i medici di famiglia, secondo il Consiglio degli Stati, che durante la sua seduta di mercoledì ha approvato per 35 voti a 10 una mozione, già accettata dal Nazionale, che si pone questo obiettivo. L’atto è stato depositato dal consigliere nazionale Jacques Nicolet (UDC/VD) e chiede al Governo di presentare una revisione della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) per migliorare la tariffa per le prestazioni dei medici di base.

Le loro cure sono generalmente meno costose e presentano il vantaggio che il medico di famiglia spesso conosce bene il proprio paziente, il che permette di evitare trattamenti multipli e inutili, spiega Nicolet nella sua proposta, rilevando però che in Svizzera si registra regolarmente una carenza di questi dottori. La maggior parte dei laureati in medicina, infatti, opta per una specializzazione che si rivela poi anche più remunerativa nel corso della carriera professionale.

Diversi rapporti, segnatamente uno del Controllo federale delle finanze, auspicano una rivalorizzazione delle cure di base e puntano il dito contro le tariffe eccessive degli interventi dei medici specialisti. “La medicina di famiglia e di base costituisce un pilastro fondamentale del nostro sistema sanitario”, ha ricordato in aula il relatore commissionale Hannes Germann (UDC/SH). La carenza di questi medici va quindi contrastata e l’approccio scelto dalla mozione è pertinente e sensato, ha aggiunto.

“I medici di famiglia sono in via d’estinzione”, ha rincarato la dose Pirmin Bischof (Centro/SO). “Certo, si può vivere anche senza, ma vogliamo davvero un sistema come nel sud Europa, dove per ogni piccolo problema si va in ospedale?”, ha retoricamente chiesto ai colleghi il solettese.

“Nessuno contesta la necessità di agire”, ha detto dal canto suo la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Tuttavia, la copertura delle cure primarie non è solo una questione di prezzi, ma bisogna avere un numero sufficiente di medici, ha puntualizzato la giurassiana. Stando alla titolare del Dipartimento federale dell’interno, i lavori sull’adattamento delle tariffe sono già in corso e non serve una revisione della LAMal. La maggioranza del plenum non l’ha però assecondata.

In seguito, la Camera dei Cantoni, allineandosi al Nazionale, ha pure adottato, per 31 a 13, una seconda mozione, dell’ex deputato e attuale “senatore” Baptiste Hurni (PS/NE), con cui si incarica il Governo di confezionare un progetto di disposizioni legali che garantisca la formazione di un numero sufficiente di medici in Svizzera. Questo per rispondere all’attuale carenza, che si registra soprattutto - come detto - per quelli generici. Secondo Hurni, questa penuria è una realtà destinata a peggiorare. Il 40% del corpo medico proviene dall’estero o ha un diploma straniero.

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Notiziario 19.03.2025, 11:00

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