Svizzera

La piaga del crack a Ginevra

Consumo di droga in pieno giorno: degrada la situazione nel quartiere di Paquis. Abitanti preoccupati dopo episodi di violenze e minacce

  • 26 giugno 2022, 21:11
  • 17 luglio 2023, 10:54

Droga, degrado a Ginevra

Telegiornale 26.06.2022, 20:00

Di: Patrick Solcà/redMM

Persone alterate che vagano per la città sconvolte, oppure violente e minacciose in pieno giorno. Con l'impennata del crack - una sorta di cocaina solidificata - questa è la quotidianità del quartiere di Pâquis, a Ginevra.

"Da circa due mesi vediamo persone che stanno molto meno bene. Fisicamente si vede che hanno uno sguardo molto intenso, si nota veramente che sono sotto l'effetto della droga. Ma come spiegare questa situazione alla nostra figlia di 5 anni?", ci dice una donna che vive a Pâquis.

Gli abitanti di Pâquis sono confrontati con lo spaccio di droga da anni, ma questa aggressività - caratteristica dei consumatori di crack - è recente.

"Sono incontrollabili, è questo il problema. Per gli abitanti del quartiere o le persone che passano di qui può essere pericoloso", ci spiega un altro abitante del quartiere.

Una situazione che si ripercuote anche sugli allievi della scuola elementare di Pâquis-centre, ogni giorno i bambini incrociano tossicodipendenti per la strada.

"Si confrontano tutti i giorni con la miseria sociale, la tossicodipendenza, e una realtà molto dura. I docenti devono fare uscire gli spacciatori dai cortili, quando durante l'orario scolastico dovrebbero essere dei luoghi rispettati. Spesso devono anche allontanare persone che consumano droga nei cortili. Per gli abitanti e i commercianti è davvero troppo", afferma Julien Rey dell'Associazione dei genitori degli allievi di Pâquis.

E capita pure che i consumatori di crack importunino i commercianti della zona e i loro clienti. "All'esterno lascio i cucchiai e le tazze sul tavolo, loro arrivano prendono i cucchiai e li picchiano sul tavolo. Quando gli chiedo di ridarmeli mi rispondono aggressivamente", dice la proprietaria di un bar.

"Per i clienti è un problema, alcuni mi hanno detto chiaramente che non verranno più a mangiare qui con la famiglia. Non avrei mai immaginato che in Svizzera - a Ginevra - si potesse arrivare a tanto. Sono qui da 35 anni. La polizia dice che manda una volante, e quando arriva se ne vanno, ma appena dopo la situazione torna come prima", afferma il titolare di un ristorante.

Si può quindi immaginare un potenziamento delle forze dell'ordine? "Dire che si possa eradicare lo spaccio dalle strade con una presenza quotidiana nei luoghi sensibili è un'illusione. Chiaramente non possiamo farlo, altrimenti sarà a scapito di altri interventi", sostirene il consigliere di Stato Mauro Poggia.

Intervenire sugli spacciatori potrebbe essere una prima tappa per lottare contro la piaga di questa droga, ma la risposta non potrà basarsi unicamente sulla polizia. Chi si occupa di salute e di prevenzione sta infatti già elaborando una strategia di intervento.

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