Il Ministero pubblico vallesano ha annunciato venerdì di aver aperto un procedimento preliminare e di aver incaricato la polizia di indagare sui possibili abusi sessuali commessi in Vallese e citati nello studio recentemente presentato dall’Università di Zurigo. La Procura non ha voluto rilasciare ulteriori commenti.
È stato diffuso un comunicato nel quale si rimarca che “la polizia cantonale è stata incaricata di indagare su eventuali reati commessi in Vallese che non sono caduti in prescrizione o che sono già stati trattati e che compaiono nel rapporto del progetto pilota sulla storia degli abusi sessuali nel contesto della Chiesa cattolica romana in Svizzera dalla metà del XX secolo”, si legge nel comunicato. “Gli accusati sono presunti innocenti durante il procedimento preliminare”, precisa il Ministero pubblico.
Lo studio pilota dell’Università di Zurigo è stato commissionato da tre organismi cattolici, tra cui la Conferenza episcopale svizzera (CES). I ricercatori hanno contato 1’002 casi di abusi sessuali dalla metà del XX secolo. A loro avviso questa è solo la punta dell’iceberg, poiché la maggior parte dei casi non è mai stata denunciata e i documenti sono stati distrutti.
Abusi Chiesa i fedeli si interrogano
Il Quotidiano 17.09.2023, 19:16