Circa 3'500 funzionari sono scesi in piazza questo giovedì pomeriggio a Ginevra contro il taglio dei salari previsto nei conti del cantone per il 2021. Il Governo chiede loro un segno di solidarietà nei confronti dei più precari nel settore privato: la rinuncia all'1% dello stipendio per quattro anni, che porterebbe a risparmiare nel solo 2021 30,3 milioni di franchi. I calcoli dei sindacati indicano però che, tenendo conto di tutte le misure, l'impatto si aggira tra il 6 e il 9%, in particolare perché verrebbe ripartito in modo diverso l'onere dei versamenti alla cassa pensioni: da due terzi e un terzo a un rapporto 58%-42%.
La rabbia è forte soprattutto nel settore sanitario: "Ieri gli applausi, oggi..."
In testa al corteo partito dalla Place Neuve c'erano i rappresentanti del settore medico-ospedaliero, in collera per "l'assenza di riconoscenza da parte dello Stato e dei politici" per lo sforzo fornito durante la crisi sanitaria. "Facciamo sacrifici da anni", è l'opinione diffusa, e per il cartello intersindacale alla base dei risparmi ci sono le conseguenze dei regali fiscali fatti in un recente passato alle grandi imprese e ai più benestanti.
Se il Consiglio di Stato non farà marcia indietro, questa prima mobilitazione potrebbe essere seguita da uno sciopero il 29 ottobre.