Le munizioni che l'esercito ha immerso nei laghi di Brienz, Quattro Cantoni e Thun non liberano sostanze nocive, come si afferma nel rapporto redatto dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, le cui conclusioni sono state pubblicate venerdì.
In tutti e tre i bacini sono stati rilevati residui di sostanze esplosive e prodotti di decomposizione, ma le concentrazioni sono da cento a mille volte inferiori ai limiti più severi. Ulteriori analisi verranno comunque effettuate nel 2019.
Fino al 1967 era prassi per le forze armate gettare in queste acque i residui delle fabbriche di Altdorf e Thun. Vi era finito pure materiale bellico risalente alla Seconda Guerra mondiale. Nel frattempo, queste centinaia di tonnellate sono stati ricoperte da uno strato di sedimenti il cui spessore varia tra i 25 centimetri e i due metri. E' inoltre assodato, stanti così le cose, che il recupero sarebbe più rischioso per l'ambiente che non lasciare provvedere la natura.
ATS/dg