Svizzera

L'aria migliora, ma occhio all'ozono

Progressi negli ultimi tre decenni, ma un'estate rovente come quella del 2018 può aggravare la situazione. Il Ticino è maglia nera

  • 13 settembre 2019, 19:05
  • 22 novembre, 21:10
00:22

Notiziario 17.00 del 13.9.2019

RSI Info 13.09.2019, 19:08

  • Reuters
Di: ATS/EnCa 

La qualità dell'aria in Svizzera è notevolmente migliorata negli ultimi trent'anni. Tuttavia, durante l'estate rovente dello scorso anno, i limiti di emissioni di polveri sottili, diossido di azoto e soprattutto ozono sono stati, talvolta, superati. Livelli segnatamente elevati di quest'ultimo sono stati registrati in particolare in Ticino.

Tali sostanze inquinanti rappresentano un problema di igiene dell'aria, ha comunicato venerdì l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) nel suo rapporto sulla qualità dell'aria 2018, secondo il quale l'estate di un anno fa è stata la terza più calda dall'inizio delle misurazioni. Tutti e tre i mesi estivi sono stati anche molto soleggiati.

L'inquinamento da ozono è maggiore in giornate prive di vento, con elevate temperature e con intensa radiazione solare. Di conseguenza l'anno scorso l'UFAM ha registrato nelle 16 stazioni di misurazione della Rete nazionale d'osservazione degli inquinanti atmosferici (NABEL) concentrazioni di ozono nettamente superiori rispetto alla media di tutti gli anni dal 1991.

Ticino, situazione delicata

I valori limiti per l'ozono sono stati "a volte notevolmente" superati in tutta la Confederazione elvetica durante il periodo dello smog estivo nel 2018. I livelli maggiori sono stati raggiunti in Ticino presso le stazioni di Lugano e Magadino. L'ozono, gas incolore, può aver conseguenze serie sulla salute visto che può causare irritazione agli occhi, al naso, alla gola e alle vie respiratorie più profonde.

Anche l'inquinamento da particolato PM10 ha superato l'anno passato il valore limite medio giornaliero in molti siti. Il valore medio annuo è stato invece rispettato nella maggior parte delle stazioni di misurazione. Anche in questo caso le concentrazioni maggiori sono state registrate in territorio ticinese.

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