Michael Lauber continuerà a dirigere il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per il periodo amministrativo 2020-2023.
Il 53enne è stato riconfermato nell'incarico mercoledì dall'Assemblea federale, con 129 voti a favore, su 243 schede valide. La maggioranza richiesta era di 122 voti.
I parlamentari non hanno quindi seguito la raccomandazione formulata dalla Commissione giudiziaria del Parlamento (CG), che a inizio mese si era espressa contro la rielezione con 9 voti contro 6 e un astenuto.
Dal Notiziario delle 10.00 del 25.09.19 - Alan Crameri in studio con Cinzia Rigamonti
RSI Info 25.09.2019, 12:14
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Il procuratore generale della Confederazione, ricordiamo, è finito al centro di più critiche, e di una procedura disciplinare, per non aver verbalizzato alcuni incontri avuti con il presidente della FIFA Gianni Infantino nel quadro delle indagini sugli scandali che hanno scosso la federazione calcistica internazionale.
Lauber, arrivato alla guida della Procura federale nel 2011, era stato rieletto nel 2015 per un secondo mandato, che scade a fine anno.
Alla vigilia del voto delle Camere riunite, l'alto magistrato aveva ottenuto il sostegno dei gruppi UDC, PLR e PS. PPD e Verdi avevano invece lasciato libertà di voto ai rispettivi parlamentari.
Ringraziando il Parlamento per la fiducia accordatagli, Lauber ha espresso gratitudine alla sua famiglia e ai suoi amici per il sostegno ricevuto in un "periodo non sempre facile". Ha quindi annunciato che si impegnerà ancor di più in funzione un perseguimento penale efficace e moderno a livello federale.
ATS/ARi