La conciliabilità tra lavoro e famiglia è molto ambita in Svizzera, ma sono ancora molti i passi da fare in questa direzione. È quanto emerge dal "rapporto statistico sulle famiglie 2021" pubblicato martedì dall'Ufficio federale di statistica (UST), secondo il quale le famiglie monoparentali versano spesso in una situazione difficile.
Conciliabilità casa-lavoro ancora difficile
Telegiornale 11.05.2021, 14:30
Quasi un terzo delle economie domestiche in Svizzera è costituito da famiglie con figli di meno di 25 anni. La stragrande maggioranza dei figli vive con entrambi i genitori. Il 13% vive invece in economie domestiche monoparentali e il 6% in famiglie ricomposte, precisa l'UST, precisando che la situazione familiare e in particolare l'esistenza di una relazione di coppia ha anche un grande influsso sulla salute e sul benessere.
Conciliabilità lavoro-famiglia
La presenza dei figli incide sulla ripartizione dei ruoli tra i genitori: il 78% delle madri occupate con figli sotto i 25 anni lavora a tempo parziale. Per le donne che vivono in un'economia domestica senza figli, la percentuale è del 40% se vivono con un partner e del 31% se vivono sole.
È invece più raro che gli uomini lavorino a tempo parziale: la quota di padri occupati a tempo parziale che vivono con figli sotto i 25 anni si attesta all'incirca al 12%.
Per quanto riguarda le famiglie con figli piccoli, il 46% preferirebbe che entrambi i genitori lavorassero a tempo parziale. Tuttavia, questi auspici non si riflettono nella realtà: attualmente domina ancora il modello "padre a tempo pieno e madre a tempo parziale", rende noto l'UST, sottolineando che è la condizione vissuta dal 49% delle coppie con figli sotto i quattro anni. Solo nel 10% dei casi entrambi i genitori lavorano a tempo parziale.
Per quanto riguarda la custodia dei figli, nella Confederazione per circa un terzo dei bambini al di sotto dei tre anni si fa ricorso alla custodia formale - asilo nido oppure reti organizzate di famiglie diurne - mentre circa il 40% di essi sono accuditi esclusivamente da nonni, da altri privati oppure da famiglie diurne indipendenti.
Difficoltà nelle famiglie monoparentali
Molte economie domestiche monoparentali hanno una situazione reddituale difficile, sono più spesso a rischio di povertà, dipendenti dall'aiuto sociale e generalmente meno soddisfatte della loro vita.
Il 23% ha difficoltà o grandi difficoltà finanziarie a sbarcare il lunario, rispetto al 13% delle economie domestiche composte da coppie con figli e al 7% da quelle costituite da coppie sotto i 65 anni senza figli, sottolinea l'UST.
Inoltre, le economie domestiche monoparentali, come pure le persone che vivono da sole, sono colpite particolarmente spesso dalla povertà reddituale: un quinto di esse riceve il sostegno dell'aiuto sociale. Per i genitori che vivono da soli, in particolare, è spesso difficile conciliare i doveri familiari e l'attività professionale e spesso il genitore che assume i compiti di custodia (di solito la madre) può assumersene anche di professionali solo in modo limitato.
Conciliabilità casa-lavoro ancora difficile
Telegiornale 11.05.2021, 14:30