Migros fa marcia indietro: continuerà a pagare il salario pieno ai collaboratori del commercio al dettaglio interessati da misure di lavoro ridotto, compensando come finora la differenza del 20%, anche se non per tutti i dipendenti del gruppo.
La decisione di sopprimere la compensazione ha suscitato molte polemiche negli ultimi giorni, anche e soprattutto alla luce dei risultati straordinari annunciati ieri (martedì), con un volume d’affari che sfiora i 30 miliardi di franchi (+4%, vedi correlati e audio). E proprio lo "sviluppo positivo del commercio al dettaglio" è la motivazione addotta dal gigante arancione per l’inversione di rotta, si legge in un comunicato
Dal Notiziario delle 11.00 del 19.01.21 - Il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 19.01.2021, 12:07
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In concreto, la decisione riguarda tutti i dipendenti che lavorano per le dieci cooperative della federazione: supermercati, ristoranti, centri fitness e per il tempo libero, Scuola Club e mercati specializzati (M-Electronics, Micasa, SportXX, Do it + Garden e OBI). Non si applica invece alle filiali del gruppo come Denner, Digitec Galaxus, M-Industrie o Hotelplan.
L’agenzia di viaggi, duramente colpita dalle restrizioni introdotte per frenare la pandemia, aveva dovuto fare ampio ricorso al lavoro ridotto, ma in questo caso particolare "la decisione di non compensare più la differenza del 20% è stata presa all'inizio dell'estate in considerazione delle difficoltà del settore", ha dichiarato un portavoce del gruppo all’agenzia AWP.
Per quanto riguarda le altre società controllate, la decisione se coprire o meno la differenza spetta direttamente a ciascuna di esse. E in alcuni casi i risultati sono stati decisamente positivi, come per Digitec Galaxus che ha beneficiato fortemente dell'esplosione del commercio online e ha portato l'azienda ad assumere diverse centinaia di dipendenti.
Ticino, “il problema non si poneva”
A sud delle Alpi, dopo una verifica, Migros Ticino ci ha confermato che al momento “non ha collaboratori fissi (a tempo indeterminato) in orario ridotto, perché quelli normalmente impiegati nei negozi specializzati e ristoranti ora chiusi sono stati reinseriti nei supermercati, mantenendo le stesse condizioni di lavoro”.
Per quanto riguarda invece altri casi (lavoro temporaneo, ausiliari, …) “la politica da adottare è ancora al vaglio e verrà definita nei prossimi giorni” ha spiegato il portavoce.