I Verdi liberali intendono conquistare alle elezioni di ottobre il 7% dei voti, che si tradurrebbe in almeno 10 seggi al Consiglio nazionale (contro i sette attuali) e uno in quello degli Stati (nessuno).
L'obbiettivo, come indicato lunedì, potrà essere raggiunto sia facendo affidamento sull'onda ambientalista la cui spinta, stando ai sondaggi, non sembra esaurirsi, sia congiungendo le liste con altri partiti centristi minori quali quello evangelico e quello borghese-democratico, senza escludere apparentamenti con popolari-democratici e verdi.
ATS/dg