Due elezioni cantonali, due risultati ancora una volta nel segno della svolta ecologica. Esattamente come avvenuto a Zurigo, una settimana fa. Domenica, a poco meno di sette mesi dalle federali di ottobre, a Lucerna e a Basilea Campagna si è confermato il momento positivo dei Verdi, affiancato anche da una crescita del partito socialista.
All’avanzata rosso-verde nei Parlamenti è avvenuta a scapito dell’intero fronte borghese, ma in particolare dell'UDC. Il primo partito svizzero nel giro di due domeniche ha perso complessivamente 23 seggi. Ventidue sono andati a deputati dei partiti che, con varie sfumature, hanno nella tutela ambientale il proprio cavallo di battaglia. Ma non si tratta di un travaso di voti, dato che molto difficilmente un elettore democentrista decide di votare verde. In questo periodo a pesare è soprattutto una diversa capacità di mobilitazione. Spinto anche dagli scioperi dei giovani per il clima, il fronte ecologista – Verdi e Verdi liberali - riesce a convincere i propri simpatizzanti a recarsi alle urne. Ciò che, in situazione di bassa partecipazione (nei tre cantoni meno del 40% dei cittadini elettori ha partecipato al rinnovo dei poteri), ha una forte influenza.
Perdite sono state registrate anche in casa PPD e PLR. Il primo si è confermato partito di maggioranza relativa a Lucerna, confermando i due seggi in Governo, ma perdendone quattro in Gran Consiglio. Il secondo (una settimana dopo aver perso per la prima volta della sua storia uno dei due consiglieri di Stato a Zurigo) a Basilea Campagna ha tenuto, a Lucerna ha perso tre parlamentari riuscendo al contempo a confermarsi in Governo già al primo turno.
Ora, Oltralpe, gli occhi sono già puntati sul secondo turno nel canton Lucerna che si terrà il 19 maggio. Ma prima, il prossimo weekend, si voterà in Ticino.