Svizzera

La sveglia suona per l'UDC

Il presidente Alber Rösti richiama il partito riunito in assemblea ad Amriswil. Libertà di voto sulla riforma fisco/AVS

  • 30 marzo 2019, 14:04
  • 22 novembre, 22:35
01:27

RG 12.30 del 30.03.19: la corrispondenza di Mattia Serena

RSI Info 30.03.2019, 13:51

  • Keystone
Di: Diem/RG/TG 

La sconfitta alle elezioni zurighesi con la perdita del 5,6% dei consensi e di 9 granconsiglieri che ha portato alle dimissioni tutta la dirigenza cantonale, si è fatta sentire fino ad Amriswil, nel vicino Turgovia, dove sabato l’Unione democratica di centro si è riunita in assemblea nazionale. All’adunata dei delegati, chiamati in primo luogo a definire la posizione ufficiale dell’UDC in vista delle votazioni del 19 maggio (applicazione in Svizzera della direttiva europea sulla armi e riforma fisco/AVS), sono intervenuti i due consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin, molti parlamentari nazional ie i big del partito, a partire dallo stratega Christoph Blocher.

Libertà di voto sulla riforma fisco/AVS

Espresso un chiaro no alla riforma del diritto nazionale sulle armi per recepire la nuova direttive UE, l'assemblea UDC, come un nutrito dibattito che non ha visto una posizione prevalere in modo chiaro, con 289 voti contro 60 ha deciso di lasciare libertà di voto sulla riforma fiscale e sociale. Una proposta sostenuta anche da Christoph Blocher. Il compresso uscito dalle Camere è sostenuto dai vertici del partito ma solo da una minoranza dei parlamentari federali.

Il presidente Albert Rösti ha suonato la carica in vista delle elezioni federali di ottobre. A poco più di sei mesi dall’appuntamento con le urne, per l’UDC si tratta di rimettere al centro del dibattito i temi, come l'immigrazione, l'asilo e i rapporti con l’Europa, che l’hanno portata a diventare la prima forza politica del paese. Nel suo discorso è stato chiaro: "Ci dobbiamo svegliare", ha affermato rivolto alla base. E l’UDC lo farà senza far leva su nuovi temi, ma incentrando il discorso su quello che Albert Rösti ha indicato come "il principale pericolo” attuale per la Svizzera: “è l'accordo quadro con l'UE”.

Maurer: "Al momento il trattato al Governo non piace"

I delegati hanno approvato all'unanimità 13 rivendicazioni in merito all'intesa istituzionale. Tra queste figura, ad esempio, la richiesta che il Consiglio federale non firmi trattati in contrasto con la Costituzione o accetti le decisioni della Corte di giustizia europea. Da parte sua, il consigliere federale Ueli Maurer ha ricordato che l'Esecutivo non ha ancora firmato l'accordo. "Ciò significa che al Governo questo trattato per il momento non piace".

Il Consiglio federale entro fine giugno dovrà prendere posizione sulla questione che resterà al centro del dibattito almeno fino all’estate. Per l’UDC la sfida in vista di ottobre è lanciata e – i molti presenti ad Amriswil ne erano certi - si giocherà su un terreno favorevole, dopo che nella campagna per le cantonali di Zurigo è stata soprattutto la questione ambientale a dominare. Una materia nella quale, ha sostenuto Roger Köppel, i giovani che manifestano chiedendo più intervento delle istituzioni si stanno facendo pilotare dalle cerchie rosso-verdi, mentre l'UDC è a favore della protezione dell'ambiente, ma si oppone a nuove regolamentazioni.

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RG 12.30 del 30.03.19: le considerazioni sulle elezioni lucernesi del politologo Olivier Dolder al microfono di Maria Jannuzzi

RSI Info 30.03.2019, 14:03

  • Keystone

Resta da capire, anche per i vertici dell'UDC, se la strategia si rivelerà vincente. Un primo banco di prova è già previsto questo weekend. A Lucerna si vota per eleggere il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio con 9 candidati in corsa per il Governo (8 uomini e una donna) e 803 pretendenti a uno dei 120 seggi del Parlamento.

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L'assemblea dei delegati dell'UDC

Telegiornale 30.03.2019, 21:00

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