Solo due dei quattro consiglieri di Stato uscenti ripresentatisi al primo turno delle cantonali lucernesi hanno ottenuto la riconferma già domenica: si tratta dei popolar-democratici Guido Graf e Reto Wyss, responsabili, rispettivamente, del Dipartimento della sanità e di quello dell'educazione. Fabian Peter, pure lui eletto, è da parte sua riuscito a difendere la poltrona liberal-radicale, lasciata vacante dal capo del Dicastero delle costruzioni Robert Küng.
Sotto la maggioranza assoluta sono invece rimasti gli altri due membri del Governo, il democentrista Paul Winiker (sicurezza) e l'indipendente Marcel Schwerzmann (finanze). Quest'ultimo, penalizzato dalla politica di austerità imposta ai concittadini, superato anche dalla verde Korintha Bärtschi, unica donna in lizza, e dal socialista Jörg Meyer, a cui non è per ora riuscito di riconquistare il mandato perso quattro anni fa dal suo partito.
La partecipazione è stata del 40,3%. Il ballottaggio è in programma a metà maggio.
Il Gran Consiglio si tinge di verde
Gli ambientalisti sono i vincitori delle elezioni per il Gran Consiglio lucernese: Verdi (+8) e Verdi liberali (+3) hanno infatti guadagnato 11 seggi supplementari e con la nuova legislatura potranno contare, rispettivamente, su 15 e 8 rappresentanti. Anche per i socialisti, che pure sono usciti rafforzati dall'appuntamento con le urne, ci sono motivi di soddisfazione: 3 mandati supplementari per un totale di 19.
Grande sconfitta è l'Unione democratica di centro, che resta con 22 deputati (-7) e ormai a pari merito col Partito liberal-radicale (-3). Sempre dominanti, i popolar-democrtatici perdono un po' di smalto, passando da 38 a 34.
ATS/dg