Svizzera

Le raccolte firme a pagamento “vanno bloccate”

A chiederlo alla politica è una lettera firmata da quasi 10’000 cittadini, secondo i quali in gioco c’è la “democrazia” – Le pressioni a Elias Vogt e il parere di un (preoccupato) esperto

  • 2 ore fa
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Bloccare le raccolte di firme a pagamento?

Telegiornale 12.09.2024, 12:30

Di: TG/RG/RSI Info

La raccolta a pagamento di firme per iniziative e referendum va temporaneamente bloccata. A chiederlo è una petizione lanciata dalla Fondazione per la Democrazia diretta. Una lettera, firmata da quasi 10’000 persone, verrà mandata a Governo e Parlamento perché intervengano subito su questa vicenda, che sta assumendo dimensioni sempre più grandi e preoccupanti.

“La lettera aperta è rivolta a Governo e Parlamento. Vogliamo invitarli a fermare subito la raccolta di firme a pagamento” spiega alla RSI Daniel Graf della Fondazione per la Democrazia diretta, che critica in particolare la passività della politica. “Il Parlamento dorme, oppure delega il compito alla Cancelleria federale, che però non può modificare il quadro legale e ha quindi le mani legate. Così non risolviamo il problema” dice perentorio.

Il caso Vogt e le pressioni sulla porta di casa

Il problema sta assumendo una piega sempre più pericolosa, lo dimostra l’esperienza di Elias Vogt, intervistato dai colleghi di SRF (Rundschau). Vogt sta raccogliendo firme per l’iniziativa contro la distruzione delle foreste a causa degli impianti eolici. “Mi sono sentito sotto pressione quando questi offerenti di firme si sono presentati a casa mia. Lo hanno fatto anche quando non c’ero. Erano più persone e hanno insistito”. Quali fossero queste ditte, Vogt, non lo dice. “Non voglio citare il nome di queste ditte, perché temo di ritrovarmeli davanti a casa con i loro macchinoni. Mi hanno fatto impressione e anche un po’ di paura”.

Dopo questi episodi un cacciatore di firme lo ha nuovamente contattato telefonicamente: “Aveva ormai raccolto migliaia di firme, perché riteneva che la nostra iniziativa fosse interessante. Quando ho visto i moduli, ho capito che erano falsi. Tramite il mio avvocato l’ho invitato a cessare immediatamente questa raccolta. Allora ha scaricato il nostro modulo ufficiale, lo ha stampato, ha continuato a raccogliere migliaia di firme, le ha fatte autenticare di nuovo e me le ha offerte per una cifra relativamente alta. Ho rifiutato. Non ho mai voluto comprare firme”.

RG 7.00 del 12.09.2024 - Il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 12.09.2024, 13:46

  • Immagine d'archivio

I sospetti e le preoccupazioni dell’esperto

Sospetti di “truffe in grande stile” li ha anche Marc Wilmes, esperto di campagne elettorali che ogni anno controlla professionalmente 800’000 firme. “Sono convinto che da qualche parte ci siano liste di firme o interi file excel, che vengono poi copiati. Lo dico sulla base di indizi. In alcuni casi si può dimostrare che alcune cose sono state copiate e questi sono i cosiddetti casi singoli. Ma se ho centinaia di casi singoli, allora anche questi si sommano, ed è questo che mi preoccupa un po’ dell’intera faccenda”.

Ed è proprio per mettere fine a queste presunte truffe che quasi 10’000 cittadini hanno firmato la petizione. Per chi l’ha promossa, in gioco c’è la “democrazia”, ma anche la fiducia (da ristabilire) nei confronti di chi raccoglie firme correttamente.

Firme "abusive" per iniziative e referendum, nuova denuncia

Telegiornale 10.09.2024, 20:00

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