La legge sul CO2 è attaccata da un secondo referendum. Dopo gli attivisti dello Sciopero per il Clima Svizzera, la normativa - adottata dal Parlamento in settembre - è combattuta mediante referendum anche dagli ambienti economici che la reputano "costosa ed inefficace". I promotori dell'iniziativa hanno tempo fino al 14 gennaio 2021 per raccogliere le 50'000 firme necessarie per portare il popolo alle urne.
Contro la legge si muovono alcuni rappresentanti dell'industria automobilistica, dei trasporti, dell'aviazione, dell'edilizia e del petrolio. Secondo loro una riduzione delle emissioni su scala nazionale non avrebbe alcun impatto sul clima globale.
Oltre agli ambienti economici, a criticare la legge, ma per ragioni opposte, sono gli attivisti per il clima i quali hanno anch'essi deciso di combattere la normativa mediante il referendum. Giudicano insufficiente il progetto uscito dalle deliberazioni del Parlamento poiché a loro parere non abbastanza incisivo per arginare il riscaldamento climatico.
La nuova legge sul CO2 adottata in settembre dalle Camere federali introduce diverse tasse e misure per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto al 1990. L'obiettivo? Limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.