Svizzera

Lex Netflix, si lavora già a nuovi progetti

La legge entrerà in vigore da gennaio e obbliga le piattaforme a investire sul cinema svizzero. Niccolò Castelli, direttore della Ticino Film Commission, illustra i prossimi passi

  • 23 dicembre 2023, 06:54
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Un cartellone per la votazione del 2022

  • Keystone
Di: Seidisera/Robbiani/RSI Info

Una legge lungamente dibattuta in Parlamento. È la Lex Netflix, che dal primo gennaio entrerà in vigore in Svizzera. Approvata dal popolo lo scorso anno, ha l’obiettivo di aumentare in modo importante i finanziamenti al cinema svizzero.

L’effetto finanziario della nuova normativa, però, non si vedrà subito. Ci vorrà almeno un anno. Ma di cosa si tratta esattamente? La legge obbliga le grandi piattaforme di streaming a reinvestire almeno il 4% dei proventi che realizzano in Svizzera. Questo acquistando film svizzeri, finanziando co-produzioni oppure sostenendo strutture che aiutano il cinema elvetico.

Ma non finisce qui: la legge non tutela solo la Svizzera, ma anche l’Europa. Le piattaforme presenti sul territorio della Confederazione, devono proporre almeno il 30% di produzioni europee. Una norma che esiste già in quasi tutti i Paesi in questione.

Nuovi contatti per nuovi progetti

In Svizzera e in Ticino si muove già qualcosa. Gli operatori sembrano fiduciosi, visto che nel settore potrebbero entrare svariati milioni di franchi, che si aggiungono ai 17 che versa la Confederazione e ai 34 della SSR. “I primi contatti sono già avvenuti e si vede che c’è interesse da parte delle piattaforme di streaming. Un esempio è quello di Sky, che ha aperto un ufficio a Neuchâtel per la produzione”, spiega Niccolò Castelli, direttore della Ticino Film Commission, nonché direttore artistico delle Giornate del cinema di Soletta.

Cinema svizzero più europeo o piattaforme alla ricerca di un tocco elvetico?

Qual è quindi il primo passo da fare? “Bisogna sviluppare dei progetti, delle sceneggiature per queste piattaforme”, che hanno degli standard diversi. I prodotti avranno sì il tocco svizzero, ma dovranno essere interessanti anche a livello internazionale. “La cosa interessante è capire quanto il cinema svizzero vorrà cercare di omologarsi a quello internazionale e quanto invece queste piattaforme vorranno la diversità svizzera per proporre qualcosa di diverso al pubblico internazionale”, prosegue Castelli.

E per quanto riguarda il Ticino? Cosa ci si può aspettare per quanto riguarda le coproduzioni con l’Italia? “Non dobbiamo aspettarci che da domani verranno tutti a girare in Ticino. Dobbiamo iniziare a far sapere che c’è una legge nuova sul cinema e che abbiamo delle grandi professionalità”. Castelli non si sbilancia sui possibili progetti futuri, ma “quello che posso dirvi è che il 2024 sarà un anno interessante”.

Dal 1o gennaio entra in vigore la Lex Netflix

SEIDISERA 22.12.2023, 18:42

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