Svizzera

Libertà di stampa: la Svizzera migliora, ma non basta

Da 14esima a 12esima nella classifica di Reporters sans frontières. Confederazione penalizzata, tra l'altro, dalle regole sul segreto bancario. Norvegia in testa

  • 3 maggio 2023, 05:50
  • 25 aprile, 10:28

Notiziario 06.00 del 03-05-2023

RSI Svizzera 03.05.2023, 06:12

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Di: ATS/M. Ang.

La Svizzera è al 12° posto (su 180 Paesi in termini di libertà di stampa). Nel 2022 era al 14° posto, secondo un rapporto pubblicato mercoledì dall'ONG Reporters sans frontières, che sottolinea, pero che la Confederazione presenta ancora alcuni aspetti problematici.

La ragione principale del progresso in classifica della Svizzera è la fine della pandemia di Covid-19. "Questo ha alleviato un clima senza precedenti di intimidazione, ostilità e persino violenza fisica da parte degli oppositori alle misure contro la pandemia", scrive Reporters sans frontières.

Queste varie forme di aggressione avevano fatto precipitare la Svizzera dal 10° al 14° posto nel 2022. Tuttavia, il livello di libertà di stampa non è tornato a quello del 2021. L'ONG lo considera solo "piuttosto buono".

Il segreto bancario

Le ragioni sono tre: nel 2022 il Parlamento ha modificato le regole sulle misure superprovvisionali che possono essere utilizzate contro i media. Un tribunale può ora rinviare la pubblicazione se una persona o un'azienda si sente danneggiata da un articolo o da un rapporto. In precedenza, per poter rinviare la pubblicazione di una notizia o di un servizio dovevano essere dimostrate conseguenze particolarmente gravi, ha dichiarato l'organizzazione.

Inoltre, i giornalisti svizzeri rischiano fino a tre anni di carcere per i servizi basati su dati bancari trapelati o rubati. Anche nei casi di interesse pubblico e di informazioni verificate, queste non sono protette dalla libertà di stampa, garantita sia dalla Costituzione federale che dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, deplora l'ONG.

Infine, la situazione economica di molti media rimane fragile, il che ha un impatto sulla diversità dei media e sulla pluralità delle opinioni.

Norvegia in testa

Reporters sans frontières valuta la libertà dei media come "buona" o "abbastanza buona" in 52 Paesi. In questa classifica, la Norvegia rimane al primo posto per il settimo anno consecutivo.

Il Paese scandinavo precede Irlanda (2°), Danimarca (3°) e Paesi Bassi (4°). Per l'ONG, la libertà dei media è "difficile" in 42 Paesi e "molto scarsa" in altri 31. In 55 Paesi è del tutto insufficiente. In 55 Paesi, invece, è decisamente problematica, come in Vietnam (178°), Cina (179°) e Corea del Nord (180°).

Questa classifica viene presentata ogni anno il 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa.

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