Un tamil di 44 anni è stato condannato oggi, venerdì, dal tribunale penale di Basilea a 15 anni di prigione per l’omicidio della sua ex compagna, avvenuto nel dicembre del 2000. La vittima, allora 23enne e anch'essa originaria dello Sri Lanka, era stata trovata dalla madre con la gola tagliata.
Dopo il fatto di sangue l'uomo era fuggito ed era andato in Nuova Zelanda, ottenendo anche la cittadinanza. Sotto falsa identità e con falsi documenti, aveva iniziato una nuova vita: si era sposato, era diventato padre di due bambini e aveva aperto un negozio di alimentari a Auckland. Nel 2014 è stato scoperto ed è stato estradato in Svizzera, dove si trovava in carcerazione preventiva dall’agosto 2015.
Durante il processo, l'uomo non ha proferito parola, ma secondo la sua legale negava il delitto.
ats/mamo