L’esercito svizzero potrebbe mettere a disposizione 200 soldati per una missione di pace nella zona di confine tra Ucraina e Russia entro nove-dodici mesi, ha dichiarato il capo dell’esercito elvetico Thomas Süssli che ha citato, come esempio, l’impegno di pace elvetico in Kosovo.
Al SonntagsBlick, Süssli ricorda che bisogna distinguere tra missioni di mantenimento della pace e missioni di rafforzamento della pace. Le missioni di rafforzamento della pace impongono la pace con la forza delle armi, uno scenario che non è contemplato per un dispiegamento svizzero, precisa il comandante di corpo.
Ma, aggiunge, la Svizzera può partecipare a un mantenimento della pace, che presuppone un cessate il fuoco e l’accordo di Russia e Ucraina per l’invio di una forza di pace dell’ONU. “Se ricevessimo il mandato di partecipare a una missione, elaboreremmo un concetto di formazione per addestrare i nostri soldati e prepararli all’impiego. Successivamente, inizieremmo a reclutare e formare i militari”, sottolinea Süssli.
Notiziario 05.00 del 23.02.2025
RSI Info 23.02.2025, 08:22
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