Duecentotrenta sfollati, danni materiali ingenti nelle valli laterali, Zermatt isolata, un Cantone posto in “situazione speciale”: queste le conseguenze in Vallese delle forti piogge delle ultime ore, associate allo scioglimento accelerato della neve in quota. Le autorità non hanno registrato alcun ferito.
Il maltempo sta colpendo oggi (venerdì) duramente il Vallese. Le forti piogge e la quantità di acqua caduta, accentuata anche dallo scioglimento delle nevi a sua volta favorito dalle precipitazioni in quota, stanno facendo aumentare rapidamente le portate dei fiumi. Nella stazione di rilevamento di Stafel, a 2’185 metri di altitudine, nelle ultime 48 ore sono stati ad esempio misurati 81,8 litri per metro quadrato di precipitazioni. A titolo di raffronto, in Ticino - non certo baciato dal sole negli ultimi due giorni - il dato più alto registrato è quello di Faido con 48,6 litri per metro quadrato.
Il livello delle acque del Rodano, dall’Alto Vallese (più precisamente da Steg) alla foce nel Lemano, ha già raggiunto livelli di guardia. Le autorità hanno emesso il divieto di passeggiare in riva al fiume. Il provvedimento tiene conto delle precipitazioni che proseguiranno anche nel fine settimana. Lo stato maggiore comunale della città di Sion ha ad esempio stabilito che il divieto vale da oggi (venerdì) fino a lunedì sera.
Dal livello di allerta a quello di allarme, già oltre 200 gli sfollati
Nel pomeriggio la situazione del Rodano e dei corsi d’acqua laterali del cantone hanno indotto l’Organo cantonale di condotta a passare dal livello d’allerta al livello d’allarme. Inoltre, “in modo da poter agire rapidamente se necessario, il Consiglio di Stato ha deciso di dichiarare la situazione speciale”, recita un comunicato diramato oggi nel tardo pomeriggio. Vari straripamenti e colate detritiche si sono verificati lungo i torrenti laterali nelle regioni di Zermatt, della Val d’Anniviers e di Evolène, nella Val d’Hérens. Le autorità prevedono che nelle prossime ore si verificheranno altri fenomeni analoghi. Il maltempo ha causato ingenti danni materiali che non è ancora possibile quantificare.
Le immagini del maltempo in Vallese
RSI Info 21.06.2024, 16:10
Nel tardo pomeriggio di venerdì, Marie-Claude Noth-Ecoeur, responsabile dei servizi di emergenza cantonali, ha dichiarato a Keystone-ATS che sono state evacuate 230 persone, la maggior parte delle quali da Chippis, villaggio sulla sponda sinistra del Rodano, di fronte a Sierre, dove sfocia La Navisence, il torrente che percorre la Val d’Anniviers. Sono stati coinvolti più di 200 vigili del fuoco e 20 membri della protezione civile.
Danni ingenti, nessun ferito
I livelli di piena più alti negli affluenti del Rodano sono stati misurati stamani, ha indicato Raphaël Mayoraz, capo del Servizio vallesano dei pericoli naturali. In alcune zone i danni sono considerevoli, ma una stima al momento non è possibile. Non si segnalano feriti, ha sottolineato il funzionario. Per il caposervizio, la costellazione di questo episodio di maltempo è particolare. “Il fatto che quasi tutti gli affluenti del Rodano abbiano una tale portata simultaneamente è piuttosto insolito”.
Vari straripamenti e colate detritiche si sono verificati lungo i torrenti laterali nelle regioni di Zermatt, della Val d’Anniviers e di Evolène, nella Val d’Hérens. Le autorità prevedono che nelle prossime ore si verificheranno altri fenomeni analoghi, ha scritto l’OCC/KFO.
Lungo il Rodano, il picco delle inondazioni è previsto per venerdì sera, ha aggiunto Mayoraz. Il rischio di inondazioni è attualmente molto elevato, ma non così critico come durante l’ultima grande alluvione dell’ottobre 2000, quando le dighe cedettero parzialmente e il Rodano inondò la pianura del Basso Vallese.
L’OCC/KFO raccomanda di non avvicinarsi ai fiumi, di non parcheggiare sui ponti, di limitare gli spostamenti e di rispettare rigorosamente gli ordini delle autorità. La situazione viene costantemente monitorata e analizzata.
La piattaforma di allarme della Confederazione Alertswiss estende tutte queste raccomandazioni al Rodano a valle di St-Maurice (VS), nello Chablais vodese.
Zermatt isolato
Da venerdì a mezzogiorno è inoltre impossibile raggiungere Zermatt, sia in treno che con la strada. I treni non circolano più tra Visp e Zermatt, ha dichiarato la Matterhorn Gotthard Bahn in un tweet su X. Tra Visp e Täsch circolano autobus sostitutivi.
Nella località turistica il maltempo ha causato frane e allagamenti, dopo che in mattinata la Vispa è uscita dagli argini. Le scuole del villaggio turistico sono state chiuse, ha dichiarato a Keystone-ATS un dipendente dell’amministrazione locale.
Sempre in Vallese, a Bramois, anche il fiume Borgne rischia di straripare, avverte il Cantone, che invita alla prudenza. Le rive e il Bois de la Borgne sono chiusi e i genitori sono invitati ad accompagnare i figli a scuola.
Allerta di MeteoSvizzera da giovedì
Già ieri (giovedì) l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera) aveva emesso un’allerta di grado 3 (pericolo marcato) per il Rodano. Altrove in Svizzera permangono inoltre le allerte di grado 3 per il lago Bodanico superiore (Obersee, il più grande dei due specchi d’acqua che costituiscono il Lago di Costanza) e di grado 4 (pericolo forte) per la parte inferiore (Untersee, parte occidentale del lago).
MeteoSvizzera ha emanato allerte di livello inferiore anche altrove. Ad esempio, per il fiume Ticino e per l’Inn/En, nei Grigioni, vale un grado 2 (pericolo moderato).
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