Svizzera

Martinsloch, la caduta di massi risale al 3 ottobre

Dal Grossen Tschingelhorn, nel canton Glarona, si sono staccati “almeno 10’000 metri cubi” di roccia, ma inizialmente nessuno se ne era accorto

  • 2 ore fa
02:14

Martinsloch a rischio per una frana

Telegiornale 16.10.2024, 20:00

Di: ATS/pon 

L’enorme caduta di massi verificatasi sul Grossen Tschingelhorn, una montagna delle Alpi glaronesi, risale già al 3 ottobre, secondo il servizio sismico svizzero, i cui strumenti lo hanno registrato alle 9.46 del mattino. In un primo tempo non sembra essersene accorto nessuno, ha fatto sapere in un comunicato l’associazione Welterbe Sardona, che si occupa dell’arena tettonica patrimonio dell’umanità.

frana Martinsloch - Prima e dopo

Prima e dopo

  • UNESCO-Weltnaturerbe TektonikArena Sardona

In seguito i residenti di Elm hanno però notato che la montagna aveva improvvisamente un aspetto diverso, ha detto all’agenzia Keystone-ATS il geologo dell’associazione Thomas Buckingham.

La portata effettiva della frana non è ancora stata determinata. Secondo Buckingham, è probabile che “più di 10’000 metri cubi” di roccia siano caduti a valle sia sul versante glaronese che su quello grigionese. Le persone e le infrastrutture non sono state colpite dalla frana.

Il “Martinsloch” (Buco di San Martino) - una finestra naturale alta 17 metri e larga 19 su una parete rocciosa situata a cinque chilometri di distanza da Elm - non è più accessibile agli escursionisti, ha detto Buckingham. Anche le escursioni e le scalate nelle immediate vicinanze sono fortemente sconsigliate. La cima del Tschingelhorn è nota per l’elevata attività di caduta massi. Anche i terremoti ricorrenti nella regione potrebbero contribuire all’allentamento delle rocce.

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