Il matrimonio per tutti continua ad avere il vento in poppa in Svizzera, mentre l’iniziativa popolare "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale" perde nettamente consensi: sono le tendenze emerse dal secondo sondaggio elaborato dall’istituto demoscopico gfs.bern su mandato della SSR. Al rilevamento hanno preso parte oltre 13’000 persone di tutte le regioni linguistiche. I due temi saranno sottoposti al popolo per le votazioni federali del 26 settembre.
Iniziativa "99%", "no" in netto vantaggio
L’iniziativa "Sgravare i salari, tassare equamente il capitale" dei Giovani socialisti (nota anche come iniziativa "99%"), secondo il rilevamento, tende alla bocciatura da parte del popolo il prossimo 26 settembre; tra i partecipanti al sondaggio, i decisamente contrari sono il 46% e quelli abbastanza contrari l’11% (totale intenzioni di voto negativo: 57%), a fronte di un 23% di sicuramente favorevoli e di un 14% di abbastanza favorevoli (totale: 37%). Gli indecisi o chi non ha risposto rappresentano il 6%. Al termine del 1° sondaggio si assisteva invece a sostanziale testa a testa, ma con un fronte di indecisi che era del 9%.
Il quadro degli orientamenti sulla proposta di modifica costituzionale
A livello regionale, anche nella Svizzera italiana il fronte dei contrari rappresenta il 57% (46% decisamente contrario, 11% abbastanza contrario), mentre i nettamente favorevoli e abbastanza favorevoli sono il 37% degli interpellati (20%; 17%). Un cambiamento netto rispetto all’esito del primo rilevamento: allora nella parte italofona del paese si rilevava una lieve maggioranza a favore dell’iniziativa (51%).
In Romandia, il voto contrario è stato espresso dal 50% degli interpellati mentre il fronte del "sì" equivale al 46% (indecisi: 4%). In Svizzera tedesca il fronte dei contrari è addirittura più ampio rispetto al dato nazionale ed equivale al 59% (50% nettamente contrari; 9% abbastanza contrari; 6% indecisi).
In generale, perde consensi l’idea di una più equa ripartizione della ricchezza mentre più persone sono ora d’accordo nel sostenere che la classe media potrebbe essere danneggiata dall’iniziativa così come le piccole e medie imprese.
A livello di appartenenza partitica, solo gli elettori socialisti e dei Verdi sostengono nettamente il testo in votazione; i “sì”, inoltre, diminuiscono con l’avanzare dell’età.
Democrazia Diretta
Democrazia diretta 13.09.2021, 21:05
Matrimonio per tutti ancora verso il "sì"
La modifica del Codice civile volta a consentire il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso continua invece a incassare consensi. Gli esiti del secondo sondaggio mostrano una lieve erosione del fronte dei "sì" (-6%), ma che si rivela ancora in netto vantaggio con il 63% delle intenzioni di voto favorevoli (sicuramente favorevoli: 53%, abbastanza favorevoli: 10%). I "no" rappresentando il 35% degli interpellati (indecisi: 2%).
Le tendenze registrate per il secondo oggetto sottoposto ai votanti
Il livello di formazione dell’opinione appare inoltre molto avanzato, con l’80% degli interpellati che hanno dichiarato di aver già maturato salde intenzioni di voto a favore o contro il testo.
A livello regionale, in Romandia e Svizzera tedesca le intenzioni di voto sono in linea con quelle nazionali, mentre la Svizzera italiana appare in controtendenza: qui, i "sì" rappresentano il 56% e i "no" il 43%.
In generale, il sostegno alla modifica di legge diminuisce con l’avanzare dell’età ma riscuote comunque la maggioranza dei consensi in tutte le fasce. Gli uomini si dichiarano favorevoli nella misura del 56% mentre il 71% delle donne interpellate sostengono il matrimonio per tutti. I voti favorevoli appaiono inoltre in vantaggio sia nei grandi agglomerati, sia in quelli medio-piccoli e nelle zone rurali. Infine, sul fronte dell’appartenenza partitica, tra gli interpellati solo gli elettori dell’UDC si dichiarano in maggioranza contrari.
Sul fronte degli argomenti pro o contro la modifica di legge, il dibattito si è polarizzato, rileva gfs.bern, e gli argomenti contrari al testo in votazione hanno guadagnato terreno: l’idea secondo cui i bambini per crescere hanno bisogno del modello di entrambi i sessi – cosa che, secondo i contrari, impedirebbe alle coppie lesbiche di accedere alla donazione di sperma – trova il consenso del 44% degli interpellati (+5%), mentre il 43% (+4%) di chi ha espresso la chiara intenzione di recarsi alle urne è d’accordo nel sostenere che l’unione uomo-donna è la sola in grado di generare la vita e per questo va tutelata.
Il 70% degli interpellati è tuttavia d'accordo nel sostenere che il matrimonio per tutti è una tappa attesa da tempo per garantire l’uguaglianza delle coppie omosessuali, anche se questo argomento è in calo del 2% rispetto al primo sondaggio, e il 63% (-1%) è d’accordo nel dire che affetto e cura non dipendono dal tipo di famiglia e che per questo le persone sposate dello stesso sesso dovrebbero poter adottare bambini.
Democrazia Diretta
Democrazia diretta 06.09.2021, 21:05
Per quanto riguarda la partecipazione al voto, infine, è stimata nella misura del 45%: un dato in linea con la media degli ultimi anni.
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