Svizzera

Matrimonio per tutti verso il sì

Il Nazionale ha appianato le ultime divergenze, ora il progetto che permette alle coppie omosessuali di sposarsi va verso la votazione finale

  • 9 dicembre 2020, 18:14
  • Ieri, 18:00
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Sette anni fa l'iniziativa parlamentare dei Verdi liberali ha dato il via all'iter

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Di: ATS/eb 

Il Consiglio nazionale ha eliminato mercoledì le ultime divergenze che ancora dividevano le due Camere del Parlamento sul progetto del matrimonio per tutti. Se il dossier supererà lo scoglio delle votazioni finali, e quello di un eventuale referendum, le coppie omosessuali potranno dunque sposarsi.

Una delle divergenze riguardava l'accesso alla donazione di sperma. Tutte le donne sposate potranno farvi ricorso, indipendentemente dall'orientamento sessuale. La Camera del popolo infatti ha seguito quella dei cantoni nell'adottare una regolamentazione più precisa, che tenga meglio conto del diritto del bambino di conoscere la sua ascendenza.

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Sì al matrimonio per tutti

Telegiornale 01.12.2020, 21:00

Il Nazionale ha anche seguito gli Stati nello stabilire che la moglie della madre sarà registrata anch'essa come madre del bambino solo in caso di donazione di sperma. Inoltre, la moglie della madre del bambino non dovrebbe poter contestare la maternità dopo una donazione di sperma alla partner.

Durante le discussioni, Matthias Bregy (PPD/VS) ha sostenuto che l'accesso alla donazione di sperma per le coppie lesbiche è anticostituzionale: "La legge è chiara, la riproduzione assistita è prevista solo in caso di sterilità della coppia o per prevenire la trasmissione di una malattia grave". Criteri che per definizione non possono applicarsi alle lesbiche, ha affermato il vallesano.

"È giunto il momento di porre fine alla discriminazione istituzionale e di garantire gli stessi diritti a tutti", ha replicato Nicolas Walder (Verdi/GE). La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha poi garantito al plenum la legalità del provvedimento.

L'ultima parola sul progetto di legge potrebbe però spettare al popolo. L'Unione democratica federale intende infatti lanciare un referendum.

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