Svizzera

Medicinali svizzeri alla Russia, è record

Per motivi umanitari i medicamenti non sottostanno alle sanzioni: forniture per oltre 330 milioni di franchi solo a giugno, mai così negli ultimi 30 anni

  • 28 luglio 2022, 00:21
  • 20 novembre, 15:24
04:19

Notiziario 22.00 del 27.07.2022

Notiziario 28.07.2022, 00:08

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Di: ATS/M. Ang. 

L'industria farmaceutica svizzera sta esportando in grande stile in Russia e fa pagare anche di più i suoi medicinali: è quanto emerge da un'analisi dei dati sull'export elvetico effettuata dall'agenzia Awp.

Nel solo mese di giugno il settore ha venduto al Paese di Vladimir Putin prodotti per oltre 330 milioni di franchi, un valore record almeno per gli ultimi 30 anni: con la banca dati dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) è infatti possibile risalire alle informazioni sugli articoli in questione - medicinali, vitamine, prodotti diagnostici - sino al 1992. Il primato precedente risale al novembre 2021, con numeri assai inferiori: non si superavano i 237 milioni.

Grazie al comparto farmaceutico nel sesto mese dell'anno le esportazioni complessive elvetiche verso la Russia hanno raggiunto il nuovo valore record di 430 milioni di franchi. Come noto il commercio estero con la Russia è sottoposto a varie restrizioni, perché la Confederazione si è schierata con l'Occidente e ha imposto a Mosca sanzioni, dopo l'avvio della guerra in Ucraina. Per motivi umanitari i medicamenti non sottostanno però alle sanzioni.

Balza fra l'altro all'occhio il fatto che sebbene il fatturato delle esportazioni di farmaci verso la Russia nel primo semestre del 2022 sia aumentato di circa il 59% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in volume sia stato esportato solo il 18% in più di farmaci. In altre parole la Russia ha pagato per i preparati elvetici molto di più di quanto non facesse in precedenza.

"Negli ultimi anni le esportazioni di prodotti farmaceutici in Russia sono state soggette a fluttuazioni", commenta da parte sua Daniela Dürr, portavoce di Interpharma, l'associazione delle imprese farmaceutiche. In dichiarazioni rilasciate ad Awp l'addetta stampa sottolinea che nel secondo semestre del 2019 sono stati esportati in Russia ancora più preparati che nel primo semestre del 2022.

Se le vendite in Russia aumentano, diminuiscono invece quelle in Ucraina: nei periodo gennaio-giugno l'export di medicinali verso il Paese in conflitto è calato (su base annua) del 40% in volume e del 20% in valore, scendendo a 91 milioni di franchi.

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