La Confederazione ha preso le distanze da un medico sportivo bernese, sospettato in seguito alle inchieste di vari media di essere un punto di riferimento per chi intende iniettarsi sostanze proibite. L'uomo è stato sospeso dalle sue attività in seno all'esercito, dove con il grado di tenente colonnello era attivo nello stato maggiore che si occupa di scuole reclute per sportivi e competizioni militari internazionali, e dalla partecipazione ai rimpatri di richiedenti l'asilo respinti.
Non risultano illeciti in questi ambiti, ma la sua posizione va chiarita, da qui la misura cautelare. Secondo fonti di stampa, inoltre, l'uomo avrebbe avuto accesso alla pratica medica falsificando il diploma FMH e per questo sarebbe già stato sfrattato dalla clinica ambulatoriale per la quale lavorava nella capitale.
ATS/RG/pon
RG 12.30 del 05.02.2018 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi
rsi 05.02.2018, 13:42