I controlli concernenti il rispetto delle condizioni salariali hanno interessato 44'143 aziende nel 2018, il 5% in meno facendo il paragone con l'anno precedente.
RG 12.30 del 23.05.2019 La corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 23.05.2019, 14:48
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Stando a quanto indicato giovedì dalla Segreteria di Stato dell'economia, si tratta comunque di un dato elevato e largamente superiore all'obbiettivo minimo, fissato a 35'000. Il cantone dove sono state passate al setaccio più ditte è il Ticino (7'455), seguito da quelli di Zurigo e Ginevra. A livello nazionale è stato passato in rassegna il 7% delle ditte svizzere, il 35% dei lavoratori distaccati e il 31% dei prestatori di servizi indipendenti.
Le misure d'accompagnamento in vigore dal 2004 e la legge contro il lavoro in nero rappresentano un sistema che consente di contrastare in modo mirato la violazione delle norme, commentano i vertici dell'ente.
"Non abbassare la guardia"
L'Unia ha reagito al rapporto, insistendo sulla necessità di non ridurre i controlli né di ridimensionare le misure d'accompagnamento volte a proteggere i dipendenti dopo l'introduzione della libera circolazione. Il documento, secondo il sindacato, mostra che quando si verifica, spesso emergono violazioni delle regole.
RG 18.30 del 23.05.2019 Le reazioni nella corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 23.05.2019, 20:30
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RG 18.30 del 23.05.2019 Le reazioni nella corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 23.05.2019, 20:30
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Se, in seguito all'accordo quadro con Bruxelles, il numero degli accertamenti dovesse diminuire, le conseguenze sarebbero gravi, afferma l'organizzazione, puntando il dito anche contro la crescente diffusione del lavoro temporaneo, la forma più precaria d'impiego.
ATS/dg