Svizzera

Meno "poste", inevitabile

La direttrice del "gigante giallo" difende la decisione di chiudere gli uffici meno redditizi

  • 20 marzo 2015, 15:55
  • 7 giugno 2023, 06:24
Negozio e agenzia, alternativa alla chiusura totale

Negozio e agenzia, alternativa alla chiusura totale

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La direttrice della Posta Susanne Ruoff, in un'intervista pubblicata venerdì da Le Temps, difende la scelta di diminuire il numero degli uffici.

Dai 3'400 ancora esistenti nel 2001 si è passati a 1'562 a fine 2014, ma in compenso sono state aperte 600 agenzie e vengono proposti 1'278 servizi a domicilio, osserva la responsabile, sottolineando che ciò corrisponde anche alle mutate esigenze della clientela. In proposito ricorda che la quantità di lettere depositate nei suddetti uffici è calata del 65% in dieci anni, quello dei pacchi del 43% e i pagamenti allo sportello del 34%. L'obbiettivo è comunque di mantenere 3'500 punti di accesso.

Quanto alle critiche relative alla vendita di articoli di cartoleria, libri, dolciumi e altro, l'interpellata fa notare che rappresenta un giro d'affari di 500 milioni all'anno, non trascurabile per chi cerca nuovi finanziamenti, diversificandosi, e che ha l'obbligo di garantire il servizio universale. La gamma dell'assortimento verrà comunque riesaminata.

ATS/dg

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