Il taglio di altri 1'300 posti di lavoro nelle sedi Alstom di Birr, Baden e Oberfelden sarebbe al vaglio della General Electric che in Svizzera impiega un totale di 4'500 collaboratori. La notizia è stata anticipata dalla Nordwestschweiz. Da parte sua l'azienda, contattata dall'agenzia Awp, non ha né confermato né smentito. Da parte loro i sindacati, non informati, sono sul piede di guerra.
Il giornale ricorda che l'azienda americana, che ha rilevato Alstom, aveva già annunciato nel 2016 un'ondata di licenziamenti. All'epoca si trattava di tagliare 1'300 impieghi, poi ridotti a 900 grazie a fluttuazioni naturali.
Unia si è rivolto alla direzione dell'impresa americana chiedendo ragguagli ed esigendo un incontro anche per essere informata dei progetti a medio e lungo termine del gruppo. Il sindacato domanda anche un maggiore impegno della politica, in particolare a Johann Schneider-Ammann. Il consigliere federale, secondo una nota, era già stato avvertito delle possibili conseguenze per l'occupazione al momento dell'acquisizione di Alstom.
Diem/ATS