Svizzera

Misure, cortocircuito fra Berna e cantoni

Guy Parmelin ha scritto ai cantoni chiedendo di preparare il sistema sanitario, i direttori della sanità cantonali chiedono al governo misure nazionali

  • 26 novembre 2021, 07:53
  • 20 novembre, 19:10
01:46

RG 7.00 del 26.11.2021 - Il servizio di Pierre Ograbek

RSI Info 26.11.2021, 07:46

Di: RG/dielle 

Mercoledì è stato il presidente della Confederazione Guy Parmelin a prendere carta e penna per chiedere ai governi cantonali di preparare il proprio sistema sanitario: “La situazione è preoccupante e può peggiorare molto in fretta. Il Consiglio federale attende che i cantoni adottino tutte le misure necessarie, prima di passare a sua volta all’azione”.

Ieri (giovedì) la conferenza dei direttori cantonali della sanità ha reagito con una lunghissima riunione, al termine della quale ha chiesto più o meno le stesse cose alla Confederazione. “Ci vorranno delle misure a livello nazionale – spiega alla RSI la consigliera di Stato vodese Rebecca Ruiz –, sennò la popolazione non ci capirà più niente. Penso che la Confederazione sia cosciente di cosa stia accadendo negli ospedali; i cantoni certamente preparano il sistema, ma noi non possiamo aprire delle unità di terapia intensiva all’infinito… Ci vuole il personale formato, e oggi abbiamo un personale sfinito e spesso assente causa malattia.”

Toni più pacati quelli provenienti da Bellinzona, con il presidente del governo Manuele Bertoli, che ritiene la posizione espressa da Parmelin ragionevole: “Lo dico anche pensando al nostro cantone che è uno di quelli messi meglio, per ora.”

Sempre ieri diversi cantoni hanno annunciato il lancio delle campagne di richiamo per la vaccinazione e il ritorno delle mascherine in molte scuole, secondo criteri piuttosto diversi.

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