Il rischio che si verifichino nuove esplosioni nell'ex deposito di munizioni di Mitholz, nell'Oberland bernese, è più elevato di quanto si credesse in passato, lo conferma anche l'Ufficio federale dell'ambiente. Gli scenari devono da oggi tenere conto di una possibile esplosione equivalente a 20 tonnellate di TNT, non 10. È quanto afferma una valutazione indipendente redatta su incarico dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e presentata martedì agli abitanti della regione dal Dipartimento della difesa (DDPS).
RG 08.00 del 16.4.2019 - Il servizio di Elisa Raggi
RSI Info 16.04.2019, 10:03
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Si valuta che all'interno del deposito siano rimaste circa 3'500 tonnellate di materiale esplosivo, tra cui bombe aeree, mine, munizioni d'artiglieria e granate a mano. Gli esperti del DDPS, in un'analisi pubblicata lo scorso ottobre, avevano giudicato possibili due scenari: una piccola esplosione, causata da circa una tonnellata di esplosivo, e una grossa, in cui a deflagrare sarebbero circa 10 tonnellate. Ora, esperti di un istituto tedesco (Fraunhofer-Institut für Kurzzeitdynamik/Ernst-Mach-Institut), incaricati dall'UFAM, hanno realizzato una seconda perizia, in cui viene valutato lo scenario con 20 tonnellate di TNT. Le possibili aree interessate e l'esposizione della popolazione al rischio sono simili tra lo studio del DDPS e quello del Fraunhofer-Institut.
Il gruppo di lavoro istituito dal Consiglio federale la scorsa estate si è intanto già messo al lavoro: è stato allestito un modello digitale tridimensionale dell'impianto e presto sarà disponibile una perizia geologica. Migliorata anche la sorveglianza del sito e delle acque sotterranee. Entro la metà del 2020 saranno poi presentate le diverse varianti volte a ridurre i rischi a un livello accettabile.
L'incidente del 1947
L'esplosione avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 dicembre del 1947 di parte del deposito contenente 7'000 tonnellate di esplosivi - costituito da sei cavità collegate a un cunicolo - aveva causato la morte di nove persone, il ferimento di altre sette e circa 200 senzatetto. Inoltre aveva portato nel 1948 a grandi azioni di "smaltimento" nel lago di Thun. La causa del disastro non è mai stata del tutto chiarita: la più probabile sembra essere stata la formazione di azoturo di rame in spolette di granate.
Mitholz, "rischio più elevato del previsto
Telegiornale 16.04.2019, 14:30