Svizzera

Mondiali 2006, al via il processo

Si è aperto lunedì al Tribunale di Bellinzona il dibattimento contro quattro ex dirigenti: al centro della vicenda un prestito milionario

  • 9 marzo 2020, 12:13
  • 22 novembre, 19:45
01:30

RG 08.00 del 09.03.20: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 09.03.2020, 11:36

  • Keystone
Di: ATS/FD 

Si è aperto lunedì al Tribunale penale federale (TPF) il processo nei confronti di quattro ex dirigenti del mondo del calcio nell'ambito dello scandalo finanziario relativo ai Mondiali giocati in Germania nel 2006. Al centro della vicenda un prestito di 6,7 milioni di euro, che ai tempi equivalevano a circa 10 milioni di franchi.

Lo scorso agosto il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha promosso l'accusa contro tre ex funzionari della Federazione di calcio tedesca (DFB): l'ex segretario generale Horst Rudolf Schmidt e i due ex presidenti Theo Zwanziger e Wolfgang Niersbach. Coinvolto inoltre anche l'ex funzionario elvetico della FIFA, Urs Linsi. I primi tre imputati facevano parte del Comitato per la Coppa del Mondo del 2006, in cui vi era anche l'ex calciatore Franz Beckenbauer.

Il dibattimento è stato incerto fino all'ultimo, poiché sia Zwanziger (74 anni), sia Niersbach (69 anni), avevano manifestato la loro intenzione di non recarsi a Bellinzona a causa del coronavirus. In assenza di uno degli imputati, i giudici avrebbero potuto rinviare l'inizio del processo a mercoledì. In ogni caso, la Corte dovrà emettere una sentenza in prima istanza entro il prossimo 27 aprile, altrimenti i crimini commessi andranno in prescrizione.

Schmidt, Zwanziger e Linsi sono accusati di truffa in correità, mentre Niersbach di complicità in truffa. Inizialmente l'MPC aveva anche ritenuto il riciclaggio di denaro, ma l'accusa è ormai prescritta dallo scorso luglio. Gli imputati sono accusati di aver ingannato con astuzia i membri di un'organizzazione di vigilanza del comitato organizzatore della DFB per i Mondiali del 2006.

La vicenda

Dalle indagini emerge che nel 2002 Beckenbauer ha ottenuto dall'ex CEO di Adidas Robert Louis-Dreyfus un prestito di 10 milioni di franchi. La cifra è stata impiegata a favore di un'impresa qatariota di Mohammed Bin Hammam, allora membro del comitato esecutivo e della commissione finanziaria della FIFA. Le indagini non hanno potuto chiarire in modo definitivo lo scopo di questo versamento.

L'ex stella della Mannschaft ha riferito che la cifra è stata chiesta da Mohammed Bin Hammam, rispettivamente dalla commissione finanziaria della FIFA, come contropartita al Comitato per i Mondiali 2006, per un fondo pari a 250 milioni lasciato a libera disposizione della Federazione internazionale di calcio (FIFA). Siccome la DFB non ha voluto mettere a disposizione questa cifra, Beckenbauer l'ha personalmente versata servendosi del prestito.

Nell'aprile 2005 il debito personale di Beckenbauer è stato estinto, trasferendo 6,7 milioni di euro (che in base al cambio dell'epoca corrispondevano alla somma dovuta in franchi) da un conto della DFB, rispettivamente del Comitato organizzatore, alla FIFA e poi, ancora nello stesso giorno, a un conto svizzero di Robert Louis-Dreyfus. L'accusa del MPC concerne il rimborso del prestito eseguito dagli imputati.

Beckenbauer, Schmidt, Zwanziger e Niersbach componevano la presidenza del Comitato organizzativo. Linsi era allora segretario generale della FIFA e quindi primo interlocutore della presidenza del Comitato.

Gli imputati sapevano che la commissione presidenziale, che andava assolutamente coinvolta per un pagamento di questa entità, non avrebbe approvato l'estinzione del prestito con fondi della DFB. Per ottenere il rimborso, gli imputati lo hanno quindi presentato alla commissione come un cofinanziamento della DFB per un programma della FIFA a sfondo culturale.

Il caso Beckenbauer

Il MPC ha disgiunto nel luglio 2019 il procedimento contro il "Kaiser", per condurlo separatamente. Un giudizio comune ritarderebbe inutilmente il procedimento contro gli altri imputati, poiché, secondo la prognosi attuale, lo stato di salute dell'ex calciatore non permette una sua partecipazione al dibattimento al TPF o una sua audizione dinanzi alla giustizia.

Inoltre, lo scorso ottobre l'MPC ha chiesto all'Austria, dove risiede, una perizia sul suo stato di salute per stabilire se il procedimento può essere portato avanti.

A fine agosto anche il Il Tribunale superiore del Land di Francoforte sul Meno (D) ha dato il via libera alla presentazione delle accuse contro i quattro funzionari. Secondo la Corte tedesca, vi è un sufficiente sospetto che gli imputati abbiano commesso il reato di evasione fiscale rimborsando il prestito di 6,7 milioni di euro.

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