L'iniziativa "Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale", nota come "Moneta intera", mette in pericolo il settore finanziario e, di riflesso, tutta l'economia. E' l'opinione espressa mercoledì dal Consiglio federale, che ha quindi invitato il Parlamento a bocciare il testo.
Per il Governo, la protezione dei titolari di conti dai problemi delle banche, promessa dai promotori, migliorerebbe solo in parte. Per di più, l'adeguamento ai parametri internazionali previsto dai molti accordi stipulati ha permesso di compiere progressi notevoli in questo senso. La riorganizzazione del sistema così come previsto comporterebbe invece incognite e insicurezze. Nessuna economia moderna -si fa notare- ha mai introdotto un regime a riserva totale (o riserva del 100%). Essere gli unici sarebbe un rischio, insiste l'Esecutivo.
Gli iniziativisti vorrebbero vietare alle società di credito di stampare denaro dal nulla. Il denaro appartiene al popolo ed è giusto che a emetterlo sia l'istituto centrale, non le singole banche, come sempre più spesso accade.
ATS/dg