Franz Weber, noto per le sue battaglie ambientali e per la "Lex Weber", è morto martedì. Avrebbe compiuto 92 anni in luglio.
L'impegno del basilese contro la cementificazione della Svizzera era iniziato decenni fa: già nel 1965 era ad esempio riuscito a impedire la concretizzazione di un progetto immobiliare che prevedeva la costruzione di appartamenti destinati ad accogliere 25'000 persone a Surlej, in alta Engadina.
Resteranno inoltre negli annali la lotta per mantenere integra l'area del Lavaux, sul Lemano, oggi patrimonio mondiale dell'UNESCO, l'approvazione, nel 2012, dell'iniziativa popolare per limitare le residenze secondarie, forse la più grande vittoria firmata dalla fondazione che porta il suo nome, ma pure le campagne per denunciare il massacro dei cuccioli di foca alfine di ottenerne pellicce.
ATS/dg