Rachid Nekkaz, l'imprenditore franco-algerino fattosi conoscere per essersi impegnato a pagare le multe delle donne musulmane che hanno continuato ad indossare il burqa in Ticino, nonostante il divieto votato dal popolo, non rischia un divieto di entrata in Svizzera. Lo indica il Consiglio federale nella sua risposta scritta a un quesito del consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS) presentato oggi, lunedì, in Consiglio nazionale durante l'ora delle domande. Per l'esecutivo Nekkaz non viola la sicurezza e l'ordine pubblico.
La nuova legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici, approvata dal Parlamento ticinese, prevede che chi nasconde il volto nelle aree pubbliche è punito con una multa da 100 a 10'000 franchi. Secondo questa legislazione è punibile anche la complicità e l'istigazione.
ATS/CaL