Svizzera

Nessuna certezza per sede UBS

Ermotti: "Altre piazze più accoglienti. Niente è sicuro, neanche che la grande banca resti in Svizzera"

  • 29 ottobre 2017, 13:27
  • 23 novembre, 03:47
Il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti

Il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti

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Il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti, è convinto che troppa regolamentazione minacci la presenza della grande banca in Svizzera. Il dirigente ticinese, così, ribadisce che il mantenimento della sede centrale nel paese non è garantito.

All'inizio di ottobre, in un colloquio accordato a Bloomberg Magazine, Ermotti aveva affermato che "niente è sicuro, neanche che UBS resti in Svizzera".

"Non ho fatto altro che dire la verità", ha ribadito sulle colonne di Le Matin Dimanche. "Il mio scopo non è di creare scompiglio, ma di chiarire alla gente e alle autorità quanto può avvenire nel settore bancario".

"UBS non è più in mano svizzere, ma è detenuta per gran parte da investitori stranieri", spiega Ermotti. Non si può, dunque, escludere che un gruppo di azionisti possa un giorno o l'altro porre in questione il mantenimento della sede in Svizzera.

Le condizioni quadro pesano sulla redditività e altre piazze oltre Atlantico, in Asia e in Gran Bretagna, sono "ben più accoglienti", conclude il banchiere svizzero.

ATS/M. Ang.

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