L'Ufficio federale di giustizia ha autorizzato l'estradizione verso la Spagna di un'attivista dell'ETA, che era stata arrestata il 6 aprile 2016 a Zurigo. Condannata in patria a 6 anni e 9 mesi di carcere (poi ridotti a 3 anni e 6 mesi in appello) per sostegno all'organizzazione terroristica basca, la donna aveva sostenuto di aver confessato sotto tortura.
La tesi, secondo Berna, non è però verosimile e le autorità di Madrid hanno fornito tutta la documentazione necessaria per provare che presero sul serio la sua denuncia. L'UFG si era già pronunciato in modo analogo in un caso del 2002. Accertato il rispetto dei diritti fondamentali, è stato pure chiarito che i fatti imputati alla donna sono punibili anche secondo il diritto elvetico. Residente sul territorio elvetico dal 2009 sotto falso nome, la cittadina iberica ha ancora la possibilità di ricorrere al Tribunale penale federale. Prima dell'esecuzione dell'estradizione, inoltre, bisognerà attendere che passi in giudicato anche un'eventuale decisione negativa relativa alla sua richiesta di asilo.
pon