Svizzera

Neuchâtel teme la Brexit

Il rafforzamento del franco ha messo in crisi le esportazioni neocastellane

  • 4 luglio 2016, 10:40
  • 7 giugno 2023, 21:20
Immagine d'archivio

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È dal 15 gennaio dello scorso anno che le esportazioni nazionali soffrono per il rafforzamento del franco, ma ora - con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea - le preoccupazioni per i cantoni che hanno stretti rapporti con il Regno Unito sono ancora più grandi. È il caso di Neuchâtel, dove più del 20% delle merci che lasciano il cantone sono dirette a Londra. Tradotto in cifre si parla di 2 miliardi di franchi.

Florian Németi, direttore della camera di commercio neocastellana, spiega che non si tratta solamente del settore orologiero: "naturalmente rientrano nella categoria le industrie del lusso - dunque gioielli, orologi e profumi - ma ci sono anche i prodotti farmaceutici e i macchinari".

Per cercare di fermare l’emorragia, che ha portato la disoccupazione al 6,4% nello scorso mese di febbraio, si è tentato di diversificare i mercati d’esportazione puntando soprattutto su Asia e continente americano: "I risultati sono abbastanza buoni anche se l'economia cinese sta subendo un netto calo".

RG/CaL

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