L'iniziativa popolare "Per una telefonia mobile compatibile con la salute e a basso consumo energetico", lanciata dagli oppositori alla tecnologia 5G, è fallita perché non è stata presentata entro la scadenza del 28 giugno.
I promotori volevano, tra le varie misure, vietare l'aumento dei limiti per le radiazioni non ionizzanti degli impianti e obbligare le ditte che pianificano un aumento della potenza degli stessi a ottenere il consenso scritto di chi abita nel raggio di 400 metri.
Inoltre, in tutti i mezzi di trasporto pubblici avrebbe dovuto anche essere disponibile un gruppo di posti a sedere in cui fosse vietato l'uso di apparecchi elettronici.