Uno speciale gruppo di lavoro si è incontrato martedì per la prima volta per discutere delle condizioni della vita nomade.
Oltre ad affrontare il problema della carenza di spazi per il soggiorno e il transito dei gitani, i delegati – composti da minoranze Jenisch, Sinti/Manusch e Rom – discuteranno anche di formazione e cultura e hanno l’incarico di elaborare entro fine anno un piano d’azione in tal senso.
Ai dibattiti hanno anche partecipato rappresentanti di autorità federali, cantonali, cittadine e comunali.
L’estate scorsa il Consiglio federale aveva già creato uno speciale team, i cui lavori si erano però bruscamente interrotti in novembre, quando i portavoce delle minoranze nomadi se n’erano andati per protesta, perché a loro avviso la composizione e il modo di procedere del gruppo erano troppo impregnati da pesantezze amministrative.
ats/mrj