Svizzera

Nucleare, fallito il rilancio voluto dall'UDC

Il Nazionale boccia la proposta democentrista di costruire nuovi impianti e opta invece per il sostegno alle rinnovabili che avranno la precedenza pure su protezione della natura e del paesaggio

  • 15 marzo 2023, 13:53
  • Ieri, 17:28
Di: ATS/EnCa 

L'UDC ha cercato di rilanciare la costruzione di centrali nucleari, ma si è scontrata mercoledì con il secco "no" del Consiglio nazionale. I democentristi avevano presentato infatti una serie di proposte a favore del nucleare durante la revisione della grande riforma energetica. Con queste voleva facilitare la concessione di autorizzazioni per la costruzione di nuove centrali nucleari su siti esistenti a determinate condizioni, ma anche autorizzare impianti di terza generazione, quelli a sicurezza intrinseca o con una frequenza di danneggiamento del nocciolo di 1/100'000 anni.

Invece, il Nazionale ha deciso che la costruzione di nuove centrali nucleari in Svizzera rimane vietata, esprimendosi nell’ambito della Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro, sostenendo a spada tratta le energie rinnovabili.

Rispolverando un suo vecchio cavallo di battaglia, l'UDC ha tentato di intaccare tale divieto assoluto, ma si è trovata isolata, cosicché le proposte presentate dal partito sono state tutte rispedite al mittente. I democentristi hanno del resto provato invano a far breccia con diverse formulazioni. Una proposta puntava a un'autorizzazione con procedura facilitata per nuovi impianti su siti esistenti e un'altra a inserire nella legge la possibilità di realizzare centrali dalla terza generazione. Tutte sono state però bocciate dai consiglieri nazionali.

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RG 12.30 del 15.03.2023 Nucleare

RSI Info 15.03.2023, 13:52

Rinnovabili: l'interesse nazionale prima della protezione del paesaggio

Infatti, dopo un lungo dibattito, la Camera del Popolo ha ritenuto che debbano essere le energie rinnovabili a essere rafforzate. In particolare, tali energie devono essere sviluppate rapidamente al fine di ridurre la dipendenza dall'estero: attualmente Berna deve importare i suoi combustibili fossili ed è vincolata alle fluttuazioni del mercato.

Al "no" a nuove centrali atomiche fa da contraltare la possibilità semplificata di costruire impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici su larga scala, senza contare che d'ora in poi la loro costruzione avrà la precedenza anche sulla protezione della natura e del paesaggio.

Mercoledì sono state adottate anche diverse misure specifiche per quanto riguarda l'energia. Quindici progetti di centrali idroelettriche, di cui otto in Vallese, beneficeranno di procedure accelerate, onde rafforzare l'approvvigionamento invernale. Inoltre, i flussi residui nei fiumi per le dighe saranno sospesi per evitare perdite di produzione.

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